Il 12 maggio 2022 si è concluso l’iter per la sottoscrizione del contratto di espansione, che consiste in un accordo sottoscritto tra i Sindacati e le Amministrazioni presso il Ministero del lavoro, che introduce strumenti per gestire i cambiamenti organizzativi e le trasformazioni aziendali. Il contratto di espansione è stato introdotto nel 2019 dal decreto Crescita, prorogato dalla Legge di Bilancio per il 2022, che ha esteso la sperimentazione a tutto il 2023, riducendo inoltre i limiti dimensionali delle aziende a cinquanta dipendenti. Sostanzialmente questa tipologia di contratto prevede la possibilità di uno scivolo pensionistico, destinato ai lavoratori che si trovano a non più di 5 anni dall’orizzonte della pensione, un piano di formazione e riqualificazione, rivolto ai lavoratori che rimangono, un programma di assunzioni per agevolare il turn-over generazionale e di competenze, ed infine un ammortizzatore straordinario per attenuare gli effetti dei cambiamenti organizzativi.
La sottoscrizione è avvenuta in videoconferenza per l’espletamento dell’esame congiunto, ai sensi dell’art. 24 del D.Lgs. n. 148/2015, alla presenza del delegato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dei rappresentanti dell’ ENPACL nonché delle Organizzazioni Sindacali.
Con la sottoscrizione dell’accordo l’ENPACL, unica realtà del sistema delle Casse Previdenziali al momento a ricorrere a questa tipologia contrattuale, potràperseguire i seguenti scopi:
- Attivare un programma di assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratto di apprendistato professionalizzante, aventi profili professionali in linea con il piano di trasformazione dell’Ente;
- Realizzare piani di upskilling & reskilling supportati da specifici piani formativi per l’acquisizione delle competenze necessarie;
- Implementare un programma di uscite anticipate per i lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi entro il 30 novembre 2023 dal conseguimento del diritto alla pensione, di vecchia o vecchiaia anticipata, ai sensi del comma 5-bis del richiamato articolo 41.
Nei prossimi giorni i dipendenti interessati saranno messi nelle condizioni di valutare al meglio la possibilità offerta.
Crediamo che l’obiettivo raggiunto sia un’ottima opportunità per l’Ente di adeguarsi al mercato del lavoro che è in continua evoluzione, condizionato soprattutto dall’accelerazione tecnologica che sta incrementando notevolmente il livello di automazione con un impatto importante sui ruoli e sui processi riuscendo così a fornire servizi agli iscritti all’avanguardia e di maggiore qualità, in un quadro di garanzie piene sia per i dipendenti che decideranno di anticipare l’uscita sia per i nuovi assunti.
L’auspicio è che presto l’esempio dei Consulenti del Lavoro venga seguito da altre realtà del settore della previdenza privatizzata.
CISL FP – Enpacl