Cassa geometri: urge una riflessione

 La recente sentenza n. 4213/2024 ha concluso il secondo grado di giudizio nella vertenza in essere presso l’Ente di Previdenza dei Geometri da ormai più di tre anni. La sentenza di appello ha visto il riconoscimento da parte del Tribunale di Roma, sezione lavoro, di quelle ragioni che per tutto questo tempo il Sindacato, la Cisl FP in particolare, ha sempre voluto affermare con fermezza. Ma il punto che più ci preme sottolineare è come, ancora una volta, il dialogo e il confronto tra le parti possano rappresentare una valida alternativa alla via giudiziaria, che spesso si traduce in una sconfitta per tutti i soggetti coinvolti.

La contrattazione collettiva è da sempre uno strumento cruciale per prevenire e gestire le controversie lavorative, permette di affrontare problematiche complesse attraverso il dialogo, senza ricorrere a percorsi giudiziari lunghi, costosi e spesso emotivamente logoranti. Grazie alla negoziazione, le parti possono trovare soluzioni condivise che rispettino i diritti dei lavoratori e garantiscano la produzione di alti standard di servizi offerti ai professionisti negli enti che ne curano l’assistenza e i trattamenti previdenziali.

Non ci stancheremo mai di ribadire che In un contesto economico e sociale sempre più complesso, il rafforzamento della contrattazione rappresenta non solo un’opportunità ma una necessità. Attraverso il confronto diretto, è possibile costruire relazioni industriali basate sulla fiducia reciproca e sulla ricerca di un equilibrio tra le esigenze delle imprese e i diritti dei dipendenti.Cosa che purtroppo in Cassa Geometri non è stato possibile realizzare.

Quando le parti si rivolgono a un giudice per dirimere una controversia, si perde spesso l’opportunità di una soluzione realmente condivisa, che tenga conto delle specificità del rapporto lavorativo in questione. Le sentenze, seppur fondamentali per garantire la giustizia, non sempre possono cogliere la complessità delle dinamiche aziendali e delle relazioni interpersonali.

Ogni volta che un caso arriva in tribunale, ci troviamo di fronte a una doppia sconfitta: da un lato, quella delle parti che non sono riuscite a trovare un punto di incontro; dall’altro, quella di un sistema che non è stato in grado di offrire strumenti alternativi sufficientemente efficaci per risolvere il conflitto.

Il sindacato gioca un ruolo fondamentale in questo scenario. Da un lato, promuove la contrattazione collettiva come mezzo principale per prevenire e risolvere i conflitti; dall’altro, rimane fermo e pronto a intervenire con determinazione quando i diritti dei lavoratori vengono minacciati. Questa duplice funzione richiede equilibrio e responsabilità, che purtroppo non sempre tutte le Organizzazioni Sindacali sono realmente in grado di dimostrare. Il sindacato deve saper interpretare le necessità dei lavoratori, cercando soluzioni che evitino scontri inutili ma che, allo stesso tempo, garantiscano la tutela dei principi fondamentali.

La vicenda di Cassa Geometri, ci auguriamo definitivamente conclusa, rappresenta un monito per tutti gli attori coinvolti nelle relazioni industriali. È essenziale investire nella contrattazione in modo più efficace e inclusivo, costruendo un sistema di relazioni sindacali capace di rispondere alle sfide del mondo del lavoro contemporaneo. La CISL FP, in Cassa Geometri e in tutte le Casse e Fondazioni del Comparto, continuerà a lavorare per costruire un sistema di relazioni industriali fondato sul rispetto reciproco e sulla centralità della persona, responsabilmente vigile e pronta a intervenire, perché i diritti dei lavoratori non sono negoziabili.

Quando questo sistema sarà pienamente realizzato allora potremo parlare davvero di vittoria, non per una parte sola ma per tutti.

COORDINAMENTO CISL FP CASSE PREVIDENZIALI

Andrea Ladogana

Roberto Pinci