Lo avevamo scritto nel comunicato del 27/03 scorso: “C’è molto da fare sia per le questioni rimaste inascoltate sia per l’organizzazione interna per la quale crediamo ci sia urgente bisogno di maggiore chiarezza e condivisione sulle iniziative attuali e sulle prospettive future”.
E’ oramai insostenibile la modalità con cui si mantengono le relazioni sindacali in Enasarco. Venerdì, l’ultimo episodio paradossale, in una riunione sulla Formazione il Direttore Generale comunica alle OO.SS., in poco meno di 5 minuti tra le “varie ed eventuali”, una nuova organizzazione del Servizio Vigilanza, definendo questa comunicazione una “bomba”.
Ieri la bomba è deflagrata, con un O.d.S. della Direzione Generale, sono bastate poche righe per eliminare completamente tutte le strutture di secondo livello del Servizio Vigilanza: cancellata dall’organizzazione aziendale la figura del Responsabile di Sede degli uffici periferici, 17 incarichi revocati in poche righe senza una spiegazione e senza il minimo confronto su quale ristrutturazione sia in corso e con quali obiettivi. Procedure, responsabilità, attività da riorganizzare, funzioni dei Quadri, che attualmente non coordinano e non hanno altre funzioni se non quelle di essere “a supporto del Dirigente secondo le indicazioni che quest’ultimo fornirà agli stessi”, tutto affidato a future disposizioni.
Da tempo, nei pochi tavoli di informazione/contrattazione che sono stati aperti, stiamo segnalando, il più delle volte in triste solitudine, al Direttore Generale e a tutti i livelli di responsabilità della Fondazione lo stato di confusione generato nella gran parte dei Servizi e come le Relazioni sindacali non sono più idonee a sostenere le reali necessità organizzative della Fondazione Enasarco. Non ci sembra che l’assenza di dirigenti e i conseguenti, forse troppo numerosi, interim in capo al Direttore Generale, siano una soluzione organizzativa sostenibile così a lungo.
Al Servizio IT, dove dopo oltre un anno e mezzo di Interim, il Direttore Generale non è ancora riuscito a dare una risposta che possa far comprendere a tutti qual è l’obiettivo e l’indirizzo organizzativo di una struttura di interesse strategico per l’intera Fondazione. Potremmo continuare parlando delServizio Immobiliare, dove nessuno ha pensato di informare e di confrontarsi con le OO.SS. su quale sia il destino dei lavoratori del servizio una volta che gli immobili saranno stati affidati ad un soggetto privato, sebbene partecipato dalla stessa Fondazione. O dell’Ufficio Prevenzione e Protezione, passato in solo anno in organigramma dal Servizio Risorse Umane, fino al neo Servizio Facility Management passando per il Servizio Immobiliare, accompagnato ogni volta da una profonda confusione di funzioni e responsabilità che vengono di volta in volta affidate ai lavoratori. Non va molto meglio nei due Servizi Istituzionali dove una fantomatica ristrutturazione che dovrebbe vedere la creazione dell’Area Istituzionale è stata fino ad oggi, per quanto possiamo vedere dal buio della posizione sindacale, solo una chimera per non affrontare i problemi e le giuste valorizzazioni richieste per il personale. Se il 2024 doveva essere l’anno del welfare per tutti, per i lavoratori Enasarco restano inascoltate le richieste per correggere la sciagurata soluzione dell’attualecopertura sanitaria.
Oltre al bisogno di maggiore chiarezza oggi siamo estremamente preoccupati per il futuro dei Servizi e dei lavoratori della Fondazione, il cui codice comportamentale verso cui sembrava esserci stata tanta attenzione ed interesse, le cui parole fondamentali sono: Rispetto, Trasparenza, Collaborazione, Senso di appartenenza, appaiono oggi tradite dalla forma e dalla sostanza con cui questa Direzione Generale sta operando un cambiamento di Fondazione Enasarco dimenticando i lavoratori che con le proprie competenze hanno consentito di arrivare a festeggiare queste 85 primavere.
Per questo, pronti a convocare un’assemblea generale dei lavoratori e a dichiarare lo stato di agitazione, faremo richiesta per la convocazione urgente di un tavolo sindacale in cui chiederemo la presenza del CdA e di quei consiglieri che vorranno partecipare, non ultimo il Presidente, per comprendere se esiste la volontà di ripristinare relazioni sindacali capaci di rispettare il rapporto con le OO.SS. a tutela dei lavoratori tutti.
Il Coordinamento CISL FP Enasarco