L’impegno delle parti ha consentito di sviluppare un testo che equilibra le necessità datoriali e del personale ed ha permesso di articolare, seppure in via sperimentale, un regolamento frutto anche dell’esperienza di questi ultimi due anni.
Si è cercato di dare rilievo ai casi di maggior fragilità ed alle famiglie e di coinvolgere al massimo la microstruttura prevedendo una formazione adeguata al personale al fine di gestire ed ottimizzare i risultati delle prestazioni effettuate in smart working.
L’impianto prevede da due a cinque giorni settimanali di lavoro da remoto e l’impegno reale da parte della Fondazione Enpaia per la dotazione del supporto tecnologico completo, necessario allo svolgimento dello stesso.
Riteniamo di aver raggiunto il giusto compromesso tra le esigenze della Fondazione e quelle dei lavoratori, indirizzato al cambiamento culturale, alla conciliazione vita-lavoro, nonchè a contrastare l’inquinamento ed a raggiungere tutti quei benefici derivanti dall’utilizzo dello smart working.
L’accordo firmato sarà disponibile nei prossimi giorni.
Enrico Proietti